Chi ha bisogno di te
“Chi ha bisogno di te” è un libro snello, ma denso di contenuti come l’ambra che trattiene gli insetti dentro di sé che, a dirla tutta, giocano un ruolo primario nella narrazione di questa storia.
Una mamma che si è ritirata nel suo mondo a scrivere, coltivare piante per ogni legame reciso ed educare la figlia con le canzoni dei Queen. Una figlia adolescente, Meri, (come l’unica donna di Freddie Mercury) responsabile e saggia, che non trova dentro di sè risposte sull’amore, perché intuisce che per capire l’amore non basta la musica, ma l’amore devi viverlo, per sapere davvero cos’è. Un padre che parla solo con la sua assenza. Una compagna di classe che invece dalla sua mamma è stata abbandonata, ma di questa vicenda non ne fa alibi per abbandonarsi ad una vita fallimentare, anzi.
E poi un incidente del passato, che non ha lasciato in sorte a Meri solo la mano ad ala di bosco, ma il dono speciale di saper ascoltare e poi la scuola, il pianoforte e i misteriosi bigliettini anonimi che compaiono nei libri di Meri, scritti a mano perché, quello che scrivi sulla chat, spiegano i suoi compagni di scuola ai professori, sono come parole dette a voce che scompaiono dopo averle pronunciate.
Chi scrive i misteriosi biglietti per Meri, perché la mamma ha deciso di piantare semi invece di curare i rapporti umani ed il papà ha rinunciato a vivere? Questi gli interrogativi del racconto. Ma nessuno è come sembra e tutti sono altro, quando diventa chiaro che niente si può programmare, molto si può nascondere e tutti possono amare, l’importante è abbandonare l’isola deserta che ci siamo costruiti intorno e nuotare incontro agli altri.
“Chi ha bisogno di te” pag. 50: “Sapere il perché delle cose non mi metterà mai al riparo da ciò che è successo.Ma io non riesco ancora a piantare un seme per lui. Un padre è qualcosa che rimane in corso, è un durante, non ne vedo l’inizio e nemmeno la fine e se devo proprio essere onesta, per mantenere nei suoi confronti la posizione in cui sono, devo continuamente guardare indietro.”
Elisabetta Bucciarelli, “Chi ha bisogno di te” Skira, Collana note d’autore. Da leggere o prima o dopo aver ascoltato i Queen. Non durante, a meno di essere come Meri che riesce a concentrarsi anche ascoltando la musica.