Cosa è trendy a Milano? Scrutare il cielo. Rincorrere il cielo giusto. Parlare del cielo. Postare il cielo. Noi milanesi abbiamo finalmente alzato gli occhi al cielo per farne metronomo delle ore del giorno che ancora ci aspettano.
Non avremmo grande letteratura sul nostro cielo con cui raffrontarci, se non fosse che ne ha scritto il Manzoni, e tanto ci basta perché lui è l’archetipo di noi, ed insomma Manzoni scriveva che il nostro cielo è così bello quando è bello, così splendido, così in pace.Effettivamente sfido a descriverlo meglio. Se a Milano il cielo è bello è davvero sontuoso come quello di un altopiano, ed in più è avvolgente, autorevole, protettivo. Non ti senti solo sotto un bel cielo.
Certo che giornate di cielo bello a Milano ce ne sono poche. Milano è senza vento, ha una cappa che ci offusca in qualsiasi stagione ed a qualsiasi temperatura, sicché il cielo solitamente è una distesa monotona, plumbea o paglierina. Quindi quando è bello è festa. Ma non è questo il punto.
La verità è che prima, del cielo, non si accorgeva nessuno.
Prima quando? Quando era trendy correre, affannarsi, fare a gara a chi lasciava per ultimo il lavoro, quando la pioggia era solo traffico che ti costringeva a fermarti, quando un uomo era solo quello che faceva e quanto produceva.
Insomma, quando tutti credevano di non avere nemmeno il tempo di alzare gli occhi al cielo.
Poi ci siamo accorti che mangiare davanti al pc è solo sintomo di alienazione, che dormire poco è la mossa vincente per ammalarsi, che leasing non ce ne danno più e quindi è inutile spremere il lavoro con il rischio che ti soffochi tra le mani. Allora abbiamo iniziato tutti a rilassarci e camminare per cinque chilometri al giorno (che ora camminano tutti ma abbiamo iniziato noi, ovviamente) ma nemmeno allora, secondo me, ci siamo accorti del cielo.
Ci è apparso una mattina, il cielo, quando abbiamo finalmente capito che agitarsi non serve a nulla, che la morte arriva all’improvviso tra sangue che scorre e cadaveri che galleggiano, ed è potente, molto più potente di noi. Quando il mondo che conoscevamo ci è crollato addosso, insomma, abbiamo scoperto l’esistenza del cielo.
Però noi milanesi siamo ossessivo compulsivi, e precursori, e ci piace fare. Quindi, ora ci dedichiamo a sviluppare il brand del cielo. Poi ve lo passiamo, come se voi il cielo bello non lo aveste ogni giorno. Ma riusciremo a farvi credere che il nostro è migliore.