Dopo diversi lustri di incertezze e scarsa lucidità Milano e i milanesi di sono riappropriati del codice, già utilizzato da Leonardo e Ludovico il Moro, che attribuisce alla Città il ruolo che più le appartiene: essere al centro dei flussi culturali, economici e sociali.
Milano fa da sé ed Expo ha avuto il merito di confermarcelo. Il vero valore aggiunto della manifestazione (indipendentemente dalla buona riuscita o meno, di cui ancora si parla rispetto ai conti che non tornerebbero) è la concatenazione di emozioni positive che ha restituito al territorio, la concreta attitudine della città di mezzo: creare infrastrutture reali e connettive che attraggano il talento e l’investimento da ogni dove.
Ecco appunto, ma quali infrastrutture?
L’idea di riaprire i Navigli dimostra che i decisori e qualche élites hanno davvero riscoperto il codice, ma non sanno come usarlo al tempo di oggi. Seguire la lezione di Leonardo non significa copiare male quello che era geniale ed avveniristico alla fine del 1400, ma reinterpretarlo alla luce delle esigenze del 2020.Se non si coltiva con ferocia e selezione ora la capacità di attrarre il talento, fra qualche anno del Salone del mobile rimarrà soltanto il folclore.
E come si attrarre il talento? Rendendo vivibile, accogliente e futuristica la Città, per tutti.
Infrastrutturando le strade e le autostrade per le auto elettriche (e ci si meraviglia che A2A non faccia ancora nulla in proposito), studiando ed applicando sistemi di mobilità collettiva ed individuale che superino il tram, rivelazione dell’anno 1906, investendo in residenze per intellettuali, artisti, nuovi imprenditori che non siano solo uno spot elettorale o una partita di giro per qualche Fondazione.
Rendendo sicuro l’uso della Città in ogni ora del giorno ed in ogni momento dell’anno per tutte le persone, anche quelle che si muovono da sole e senza particolari protezioni.
Creando sistemi di relazione fra Università’ ed imprese che sappiano andare oltre i personalismi e le baronie che, ancora, si celano dietro il perbenismo delle varie confraternite culturali. Provate ad andare dalle parti di Cambridge a dire che con la cultura non si mangia, verrete mangiati voi.
Va infine restituita armonia ad ogni contesto sociale superando il ‘900, oltre che per il tram, anche per la Storia, tutta, quella che ancora viene usata per dividere chi dovrebbe unirsi e finalmente alzare la testa, dopo aver capito davvero la lezione di Leonardo.