Prada ha portato in passerella ragazze vestite di stampe che incitano ad essere coraggiose, scarpe solide, estetica funzionale e sostanza da vendere: donne combattenti, donne potenti. Una sfilata che ha tenuto tutti con il fiato sospeso, che ha stupito e gratificato, perché Miuccia Prada ha ridato il senso ad un rito quasi obsoleto come quello della passerella: raccontare alle donne chi sono e che posto occupano in un contesto storico e sociale sempre più complicato.
Vestirsi per pensare, vestire per reagire: Miuccia Prada si preoccupa delle ragazze che appaiono un pò passive, d’animo e di testa, concentrate solo sulla cifra estetica mentre dilaga la violenza che le vede vittime. Le sprona a reagire, a combattere, a tornare in piazza per far sentire la voce potente di chi ha bisogno di fare ancora l’ultimo metro per prendersi quello che è suo. Insomma, le incita ad un nuovo femminismo, che non si fa distrarre dalle sirene di chi decanta la femminilità e poi ammazza le donne.
Grazie, Miuccia Prada, per aver scosso le coscienze con un lavoro di pura bellezza, però io a queste giovani ragazze vorrei dire qualcosa di più. Non è più sufficiente attrezzarsi per combattere, la morte potrebbe essere comunque dietro l’angolo, bisogna vincere e le armi a vostra disposizione sono tre: istruzione, indipendenza, scelte.
Solo una robusta conoscenza dei fatti della vita e di voi stesse vi salverà dalla fragilità emotiva o economica, la consapevolezza di chi siete e quale sia il posto migliore in cui collocarvi, in ragione di quanto valete. Sarà importante avere la forza di cambiare rotta, se avete scelto quella sbagliata, e di cambiare vita, se la rotta è giusta ma qualcuno si è messo di traverso. E non raccontiamo frottole, per voi è diventato ormai essenziale essere capaci di produrre un reddito sufficiente a sostenere tutto questo, a scegliere un buon avvocato che vi tuteli al meglio, a consentirvi di sparire velocemente se la situazione degenera, perchè succede anche che il male viaggi più velocemente dello stato e della comunità che vi deve tutelare.
E’ sacrosanto combattere, in piazza, sul web, insieme alle altre donne, unire le forze e creare legami per uscire indenni da questi tempi medioevali, ma è un dovere verso voi stesse avere gli strumenti anzitutto per capire, e quindi per reagire. Insomma, tocca che impariate a dare il meglio di voi stesse, ognuna secondo la sua indole e le sue capacità. Potete farcela benissimo.