A Milano c’è una chiesa barocca del secolo XVII, oramai sconsacrata, che ospita il Civico Museo-Studio di Francesco Messina: il maestro scelse la canonica della Chiesa e con un comodato in uso concesso dal Comune di Milano ne fece il suo studio, garantendone in cambio la manutenzione e il lascito di circa 80 sculture e 26 opere su carta tra le più pregevoli. E così è accaduto.
Francesco Messina è considerato uno dei maggiori esponenti della scultura figurativa del Novecento Italiano; per capirci, è suo il famoso cavallo morente che è diventato il simbolo della RAI. Messina ha una rara capacità di fissare il movimento nella materia, sicché le opere che maggiormente lo caratterizzano e che io apprezzo (per quel che può valere il mio, di apprezzamento) raffigurano per l’appunto cavalli in corsa e flessuose ballerine. Sono molto belli anche i busti che raffigurano la moglie, o forse era la signora ad essere una donna veramente bellissima, e la versione bronzea del Cardinale Schuster.
Oggi questo sito museale versa in una situazione di assoluto degrado. Muri scrostati, illuminazione inesistente, opere accatastate come se fosse un magazzino. Un dolore infinito. Ma siamo a Milano, il posto dove le cose succedono, e quindi non c’è ragione perché non se ne possa porre rimedio.
Basterebbe un piccolo investimento da parte del Comune, il resto lo stanno già facendo i volontari per il Patrimonio Culturale del Touring Club, persone meravigliose che assicurano l’accoglienza e l’attività informativa di orientamento ai visitatori verso l’opera del maestro Messina, presidiandone il sito con continuità. Più generalmente, le donne e gli uomini del Touring, mettendo a disposizione gratuitamente il loro tempo, consentono l’apertura e la visita di luoghi che, diversamente, resterebbero chiusi al pubblico.
Resta solo al Comune di Milano fare il resto, e non credo sarà così difficile trovare uno sponsor, anche privato, che finanzi la ristrutturazione del piccolo sito museale e magari anche un allestimento che renda giustizia alla bellezza delle opere di Messina
Voi comunque fateci un salto. In questi giorni, nella chiesa sconsacrata, è esposta anche una mostra molto bella: cento grandi disegni raffiguranti corvi in diverse posizioni di volo (il tema del movimento nella stacità è simile) sorretti da tronchi dorati di Vanni Cuoghi. Questa operazione fa parte di un meritevole programma espositivo che punta a riportare l’attenzione dei milanesi sul Museo, davvero poco conosciuto.
Ma se non si mette mano ad una robusta ristrutturazione del Museo , a mio parere, si rischia di ottenere l’effetto opposto. A meno di fare tutti insieme una petizione al Comune.